Work Plan
Work Package ONE |
I principali obiettivi del WP1, a coordinamento PP1, saranno: (1) garantire che tutte le attività previste saranno svolte in accordo con la proposta progettuale; (2) assicurare che i partner rispettino i termini del contratto di consorzio e forniscano il loro contributo alle attività progettuali come da programma; (3) monitorare sulla qualità dei risultati/output, che sia elevata e soddisfi le aspettative del Comitato di sorveglianza del Programma INTERREG V-A Italia-Malta 2014-2020; (4) indirizzare e verificare che tutti i risultati e gli output progettuali vengano consegnati come da programma; (5) promuovere la comunicazione e cooperazione interna e transfrontaliera, affinché i dati e la condivisione delle informazioni tra i partner siano tempestivi ed efficaci; (6) vigilare sulle procedure di rendicontazione affinché vengano correttamente espletate. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso una struttura di gestione del progetto che si baserà sull’azione congiunta di un gruppo di gestione del progetto (Project Management team, PMT), che sarà composto dal coordinatore del progetto, il Prof. Gianluca Sarà, un responsabile di progetto qualificato UNIPA ed un responsabile amministrativo dell’ateneo coadiuvato da un esperto esterno; il Comitato di Pilotaggio (CP) che sarà composto dal responsabile del progetto e le persone elette responsabili di contatto per ciascuno dei partner. Con il supporto di questa struttura di governance sarà possibile progettare ed implementare il sito web del progetto che sarà suddiviso in due sezioni, una interna, dedicata alla condivisione delle informazioni tra partner, PMT e CP; ed una esterna, aperta al pubblico per la diffusione dei risultati del progetto. Tale piattaforma comune di dialogo garantirà una più efficace attività di comunicazione tra le parti coinvolte nel progetto e con i gruppi target da raggiungere (Attività 1.1). Tutti i partner in HARMONY prenderanno parte ad incontri di progetto (Attività 1.2) durante i quali il PMT e CP vigileranno sul corretto svolgimento delle azioni previste dai vari WPs, vigilando sulla qualità e su eventuali rischi nella conduzione delle attività. Tali incontri di progetto permetteranno di condividere i risultati/output intermedi (Attività 1.3) ottenuti dai vari partner ad ogni fase del progetto e di e pianificare le attività dei vari WPs. In questo WP, UNIPA si occuperà della gestione finanziaria, del coordinamento generale, del coordinamento delle stesure dei report di ciascun partner e della gestione della qualità e del rischio (Attività 1.4). |
Work Package TWO |
Le attività di comunicazione previste renderanno i target group di progetto (decisori pubblici, decision maker e stakeholder economico-sociali) maggiormente informati rispetto ai vantaggi ecologici, economici e sociali provenienti dall’importanza di monitorare il mantenimento dell’integrità dei fondali, della biodiversità ad essi associata e derivanti dalla conoscenza degli effetti delle NIS sugli ecosistemi transfrontalieri. L’utilizzo di logiche e strumenti di integrazione permetteranno di elevare il grado di consapevolezza circa l’importanza dell’azione comune.
E’ previsto l’utilizzo di una serie di approcci innovativi di comunicazione come: 1) sessioni di story telling coinvolgendo e formando individui selezionati dai gruppi target (es. pescatori, ristoratori e operatori turistici); 2) sessioni di “Scienza per tutti” per aumentare il coinvolgimento del più ampio numero di gruppi target e favorire il processo conoscitivo di informazioni scientifiche; 3) “Sessioni pratiche” rivolte agli operatori del settore (es. ristoratori) per mostrare le implicazioni degli effetti della gestione delle risorse marine sulle principali attività economiche coinvolte. Le attività di comunicazione previste renderanno i target group di progetto (decisori pubblici, decision maker e stakeholder economico-sociali) maggiormente informati rispetto al funzionamento dell’ecosistema marino transfrontaliero. L’utilizzo di logiche e strumenti di integrazione permetteranno di elevare il grado di consapevolezza circa l’importanza dell’azione comune. E’ previsto l’utilizzo di una serie di approcci innovativi di comunicazione basati sul paradigma della Citizen Scienze, ovvero sul coinvolgimento diretto di cittadini e stakeholder nel processo di produzione di dati ed informazioni. Tra questi si segnala l’utilizzo di strumenti specifici, quali: 1) attività di Local Ecological Knowledge, ovvero interviste individuali a soggetti determinati che per specifiche competenze o esperienze di tipo professionale rappresentano delle expertise utili al processo di monitoraggio 2) “focus group” ossia incontri svolti con gruppi target al fine di raccogliere opinioni, punti di vista e attitudini e percezioni circa la necessità di applicare misure di gestione della biodiversità, mentre i ricercatori prendono nota delle risposte e dei momenti di confronto. Le attività di comunicazione previste in relazione a questo obiettivo dovranno garantire gli obiettivi di disseminazione e utilizzo (exploitation), pertanto sono finalizzate a rendere i target group di progetto (decisori pubblici, decision maker e stakeholder economico-sociali) informati sui risultati conseguiti dal progetto e sulle possibilità concrete di utilizzo e applicazione degli strumenti prodotti nell’ambito dei processi di pianificazione e gestione delle policy, nel quadro di una strategia di intervento congiunta a livello transfrontaliero. maggiormente informati sull’importanza di trasmettere i risultati ottenuti per alimentare misure e piani di gestione della biodiversità transfrontaliera. L’utilizzo di logiche e strumenti di integrazione permetteranno di elevare il grado di consapevolezza circa l’importanza dell’azione comune. Per le attività iniziali di sensibilizzazione e coinvolgimento del target group verranno adottate strategie di stakeholder engagement, finalizzate ad acquisire il consenso degli attori locali rispetto alla mission del progetto, condividendo i risultati dell’analisi funzionale degli attori stessi. Per le attività di disseminazione dei risultati e di exploitation, invece sarà adottato un approccio comunicativo basato sul trasferimento puntuale e diretto degli strumenti e dei dati prodotti alle specifiche tipologie di target group. A tal fine verranno adottate tecniche comunicative integrate, in grado di ottimizzare sia il livello di penetrazione del target sia il livello di usabilità delle informazioni stesse. Le tecniche di comunicazione mass mediatica, pertanto, saranno integrate da micro-eventi comunicativi basati sulla comunicazione diretta e sull’interazione costruttiva tra lo staff di progetto ed i destinatari dell’azione comunicativa. |
Work Package THREE |
Il WP 3 a coordinamento PP3 permetterà, attraverso un’intensa fase di monitoraggio (il cui completamento è previsto entro 15 mesi dall’inizio del progetto), di valutare come le alterazioni a carico dell’integrità dei fondali possono ripercuotersi sulla struttura ed il funzionamento degli ecosistemi e di valutare la presenza/frequenza delle NIS, in particolare delle IAS e del loro effetto sugli ecosistemi. Le diverse ed integrate azioni di monitoraggio proposte permetteranno di costruire una solida base conoscitiva al fine di poter individuare habitat ed aree (Rete Natura 2000) su cui intervenire fornendo misure di controllo e gestione da adottare sia durante che dopo l’implementazione del progetto garantendo e rafforzando la sostenibilità degli output e dei risultati realizzati (successivi WP 4, 5) utili ad arrestare la perdita di biodiversità, mantenere e ripristinare gli ecosistemi e le aree protette (Ob. Specifico Programma 3.1). Le azioni previste in questo WP sono state progettate al fine di condurre ed attuare un monitoraggio congiunto tra i partner ed il capofila, tenuto conto delle specificità di tipo tecnico ed istituzionale nonché del carattere transfrontaliero degli output di progetto evitando eventuali sovrapposizioni di ruoli e funzioni. La frammentazione d’habitat causa alterazioni sulla distribuzione delle specie (sia di pregio naturalistico che di valore commerciale) che a cascata si ripercuotono sulla struttura e dinamica delle popolazioni e delle comunità ecologiche marine, includendo fenomeni di facilitazione per i processi di insediamento e diffusione delle NIS. L’importanza di monitorare l’integrità del fondo marino (Marine Strategy Framework Directive [MSFD] D.6) ovvero di individuare hot spot di vulnerabilità, nonché pattern e vettori di diffusione di NIS ([MSFD] D.2) è cruciale per poter fornire un contributo proattivo alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva a livello transfrontaliero, assistere la specializzazione nei settori della ricerca e innovazione (Ob. PC Italia-Malta 2014-2020) e giungere ad una fattiva tutela dell’ambiente e promozione efficiente dell’uso delle risorse (Asse 3). Le attività disegnate per questo WP saranno due: 3.1 valutazione iniziale basata su i) la raccolta di fonti bibliografiche (inclusa letteratura grigia; partner: PP1, PP2) e ii) l’istituzione di una rete innovativa di monitoraggio per un’acquisizione periodica di dati e informazioni tramite interviste (Local Ecological Knowledge, LEK) sull’integrità degli habitat (partner: PP1, PP2, PP4, PP5, PP6) e sulle NIS (partner: PP2, PP4, PP5, PP6). 3.2 monitoraggio (partner: PP3, PP1, PP2, PP4, PP5, PP6) nella quale vi saranno azioni di raccolta diretta in campo di dati biologici (es. abbondanza, biomassa etc.) per la produzione e l’implementazione di mappe d’estensione di substrati biogenici rilevanti che permetteranno di integrare i dati disponibili e monitorare lo stato di funzionamento ecosistemico. |
Work Package FOUR |
Il WP4 a coordinamento PP1 permetterà, tramite l’integrazione e l’elaborazione dei dati acquisiti dal WP3 di sviluppare misure di controllo su base early warning mettendo a punto un sistema di controllo integrato di NIS ed integrità dei fondali che consentirà di valutare come le alterazioni di questi ultimi possano facilitare i processi di insediamento e diffusione delle NIS. In fase di elaborazione ed integrazione dei dati (azione WP4.1 “integrazione ed elaborazione dati”), e quindi di analisi delle risposte delle componenti ecosistemiche monitorate e della biodiversità, sarà possibile misurare le ripercussioni dovute ad alterazione di integrità dei fondali ed insediamento di NIS sul funzionamento degli ecosistemi delle aree ed habitat Natura 2000. Si potranno così suggerire misure di controllo proattivo e transfrontaliero sostenibili sulla base dei risultati analizzati ed utili ad arrestare la perdita di biodiversità, mantenere e ripristinare gli ecosistemi e le aree protette (Ob. Specifico Programma 3.1). Le azioni progettate per questo WP produrranno un’integrazione ed elaborazione dei dati congiunti tra i partner ed il capofila tenuto conto delle specificità di tipo tecnico ed istituzionale nonché del carattere transfrontaliero degli output di progetto evitando eventuali sovrapposizioni di ruoli e funzioni. Le deliverable come anche gli output ottenuti potranno implementare la Priority Action Frame Natura 2000 suggerendo misure di protezione e controllo congiunte per le due regioni transfrontaliere. Le NIS e l’integrità dei fondali sono oggetto dei descrittori D.2 e D.6 della MSFD cui sono stati associati indicatori per il raggiungimento del Buono Stato dell’Ambiente (GES). Tali indicatori verranno adottati ed elaborati dall’azione WP4.2 “misure congiunte di controllo early warning” quali utili misure di controllo early warning. L’area marina compresa tra Sicilia e Malta rappresenta una via preferenziale per le attività umane che minacciano l’integrità dei fondali (es. pesca) nonché per il transito e la diffusione delle NIS tra i bacini orientale ed occidentale del Mediterraneo, fenomeni che verranno proattivamente analizzati per stimare le minacce per la biodiversità locale contribuendo congiuntamente allo sviluppo di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva a livello transfrontaliero, assistendo la specializzazione nei settori della ricerca e innovazione (Ob. PC Italia-Malta 2014-2020) e giungendo ad una fattiva tutela dell’ambiente e promozione efficiente dell’uso delle risorse (Asse 3). Inoltre poiché tali comunità transfrontaliere basano gran parte delle proprie attività economiche sul valore della biodiversità e delle risorse marine, verranno proposte attività di controllo cogestite a rapida risposta (early warning tool saranno proposti ad hoc). Integrazione, elaborazione e misure di controllo per l’integrità dei fondali saranno sviluppate da PP1, PP2, PP3 e PP5, per le NIS da PP1, PP2 e PP5; le linee guida verranno sviluppate da tutti i partner con competenze tecnico-scientifiche (PP1, PP2, PP3, PP5) che si avvarranno della collaborazione dei partner istituzionali (PP4, PP6, PP7) i quali potranno contribuire fornendo informazioni e valutazioni basate sull’applicazione degli sturmenti di governance attualmente esistenti (e.g. strategie nazionali per le AIS, National Biodiversity Strategy and Action Plan, Action B12). |
Work Package FIVE |
Il WP5 è finalizzato a migliorare i processi decisionali e la capacità di intervento dei target group, in modo da elevare sia il grado di condivisione delle risorse informative sia il livello di integrazione di competenze e di risorse disponibili. Tale risultato sarà conseguito attraverso l’attivazione di una Rete partecipativa per la Common Policy (ReCPolicy), costituita dai referenti degli organismi-chiave per i temi di interesse, che avrà il ruolo di elaborare e proporre misure di common policy, ovvero strumenti di gestione armonizzati e meccanismi di collaborative governance grazie alla quale potranno essere attivate su base volontaria misure funzionali a tutelare la biodiversità, e a garantire il funzionamento di ecosistemi minacciati da perdita di integrità dei fondali e da NIS.(MSFD per i descrittori D2 NIS e D6 Seabed integrity). Le attività del WP5 sono finalizzate a: 1) generare e/o consolidare il sistema di relazioni tecnico-istituzionali tra gli attori chiave; 2) identificare strumenti operativi di supporto ai processi decisionali e gestionali, ovvero, linee guida tecniche sistemizzate per migliorare ed armonizzare i processi di gestione delle NIS e funzionali al trasferimento dei risultati del progetto nell’area transfrontaliera; 3) identificare contesti specifici in cui sperimentare la gestione comune o coordinata delle misure di monitoraggio e controllo dell’integrità del fondale marino e della presenza delle NIS, ovvero, siti protetti in grado di applicare strumenti di gestione di policy condivisi (Common policy) utili a migliorare i sistemi di monitoraggio e controllo. Le attività saranno realizzate adottando tecniche di stakeholder engagement (ossia coinvolgimento consapevole e responsabile degli attori chiave) e tecniche di progettazione partecipativa (ossia confronto strutturato di più attori finalizzato a generare decisioni condivise; incontri/interviste con attori istituzionali finalizzati al trasferimento delle linee guida di progetto e.g. focus group). Le fasi del WP5 prevedono un’analisi conoscitiva e attività preparatorie (5.5), in cui si definisce il percorso operativo di tutto il WP5, si realizza un’analisi funzionale degli stakeholder e dei meccanismi di governance e di gestione vigenti rispetto alle policy di riferimento; l’elaborazione partecipata degli strumenti di Common Policy, nella quale i partecipanti alla ReCPolicy saranno guidati in un percorso strutturato di progettazione partecipativa, condotta attraverso incontri a carattere tematico gestiti da esperti facilitatori . In tale fase verranno prodotti strumenti armonizzati di gestione delle policy e sistemi integrati di governance, sia in relazione alle attività di controllo dell’integrità dei fondali che delle IAS. Nell’ultima fase è prevista la validazione degli strumenti generati nell’attività da parte dei partecipanti della ReCPolicy e proposti a tutti gli attori chiave. Inoltre verranno definiti dei protocolli attuativi che saranno proposti per la formalizzazione di organismi di governance a livello locale. Un workshop con partner di progetto ed attori istituzionali permetterà di favorire i processi di capitalizzazione degli strumenti di Common Policy attraverso accordi su base volontaria. PP2 coordinamento WP, produzione reportistica tecnica e documentazione per la policy NIS, gestione delle comunicazioni con gli stakeholder, partecipazione ad incontri; PP1 produzione reportistica tecnica e documentazione per la policy Integrità fondali marini, partecipazione ad incontri; PP3 –PP4 – PP5 – PP6 – PP7 produzione documentazione; partecipazione ad incontri. |